Decisioni sofferte, prese per il bene della collettività, ma che non devono scatenare eccessive preoccupazioni. Il Comitato FIN Sardegna ha a cuore le aspirazioni e la voglia di agonismo dei suoi tesserati, però, dopo una riflessione molto approfondita, i suoi componenti sono arrivati alla conclusione di sospendere qualsiasi attività fino a venerdì 20 marzo 2020.
Dalla freschissima deliberazione si evince che tutti i campionati regionali giovanili di pallanuoto, maschili e femminili, resteranno bloccati. Il settore regionale di riferimento stilerà apposito calendario dei recuperi delle partite non disputate di comune accordo con le società interessate.
Saranno posticipati a data da destinarsi anche i Campionati Regionali Giovanili Vasca Corta di nuoto previsti il 13-14-15 marzo nella piscina cagliaritana di Terramaini.
Nessuna attività fino a nuove comunicazioni anche per il Sincronizzato.
Il Comitato, al fine di uniformare le decisioni con le altre regioni, attende ulteriori indicazioni dalla Federazione Nazionale che avverranno, presumibilmente, nei prossimi giorni.
DANILO RUSSU: “CI FERMIAMO PENSANDO AD UNA IMMEDIATA RINASCITA”
Non è bello adottare dei provvedimenti in una congiuntura sociale, politica ed economica che non si vedeva da decenni. E chi sta ai posti di comando deve ponderare tante cose, col semplice scopo di aiutare la nazione a risollevarsi senza procurare rischi agli abitanti.
Nel suo piccolo anche il presidente FIN Sardegna Danilo Russu si piega volentieri alle volontà impartite dall’alto e fa ulteriori raccomandazioni.
“Chiediamo alle nostre società affiliate che nello svolgimento delle attività quotidiane ordinarie consentite, si uniformino alle indicazioni previste nel Dpcm 4 marzo 2020”.
E pur essendoci diversi impianti che continuano a funzionare, Russu e consiglieri hanno agito per tutelare gli atleti che invece non possono allenarsi perché le loro strutture di riferimento sono inaccessibili. “Non volevamo – ha aggiunto il presidente – che in appuntamenti importanti come i campionati regionali partecipassero concorrenti meno in forma rispetto a chi ha potuto nuotare senza ostacoli”.
Ci tiene a tenere alto l’umore della grande famiglia natatoria isolana: “Chiedo ai tesserati di avere molta comprensione sulla natura dei nostri provvedimenti, ma è in atto un grosso sforzo sanitario e come tale va incoraggiato e salvaguardato per porre fine al più presto all’emergenza. Più velocemente ne usciamo fuori e prima la Sardegna potrà risollevarsi, soprattutto economicamente perché l’industria turistica spesso trae vantaggi anche dalle manifestazioni sportive. Ulteriori aggiornamenti seguiranno nei prossimi giorni, ma nel frattempo ringrazio tutti coloro che hanno manifestato solidarietà e vicinanza al nostro movimento”.