Un’intesa programmatica a lunga gittata con la Federazione centrale per risollevare il movimento pallanuotistico isolano. La Fin Sardegna ci ha creduto, ottenendo risultati sui campi grazie all’organizzazione di eventi e continui pungoli alle società impegnate nello sviluppo del settore.
Si punta sull’irrobustimento delle categorie giovanili maschili più basse a partire dall’under 11, passando per under 13 e under 15 (le categorie con più società partecipanti), fino ad arrivare alle under 17 e under 20. Con un occhio di riguardo anche al settore femminile che, per tenerlo in vita, si è ricorsi ad una speciale deroga dall’alto necessaria a consentire l’impiego delle poche giocatrici superstiti nei campionati maschili, tenendo sempre in considerazione l’unica società sarda in assoluto disputante un campionato nazionale (A2 femminile): la Promogest Quartu S. Elena.
Con la nuova era targata Danilo Russu i numeri della pallanuoto sono cresciuti sia come numero di società, sia come adesione dei tesserati, ma si vuole fare di più attraverso strategie promozionali d’impatto.
L’estate scorsa Cagliari ospitò la Coppa Comen, Trofeo del Mediterraneo under 17: la presenza di diverse selezioni europee giovanili è stata utile per gli addetti ai lavori locali nel veicolare con più entusiasmo la bellezza di quello che è il più autentico sport di squadra della Federazione. Visti i risultati eclatanti affiorati nei vivai in pochissimo tempo, la FIN sarda rilancia con un altro appuntamento imperdibile, sempre nel capoluogo: il quadrangolare Sardinia Cup dall’8 al 12 luglio 2020. L’evento vedrà la presenza della Nazionale Italiana maschile Campione del mondo in carica, intenta nei preparativi verso gli imminenti giochi olimpici giapponesi dove mira ad una posizione di prestigio, fortificata dalla mini delusione nell’ultimo europeo.
Importante anche l’evento, previsto a fine maggio, con l’organizzazione di un quarto di finale del Campionato Nazionale under 20, la categoria meno sviluppata nella nostra regione con appena tre compagini iscritte. La squadra sarda che si laureerà campione regionale della categoria si giocherà l’accesso alle semifinali con le squadre terze classificate nel girone Lombardia, Lazio e Liguria.
C COME CONDIVISIONE
Un punto dolente che riguarda chi vive in un’isola è il non poter confrontarsi facilmente con avversarie di altre realtà d’oltremare. E anche in questo caso l’intesa tra comitati territoriali, agevolata dall’intermediazione federale, ha consentito alla serie C maschile di diventare interregionale. A partire da questa stagione, e dopo due lustri in cui giocare tre gare ufficiali all’anno rappresentava uno standard difficile da scardinare, è stato istituito, a livello Nazionale, il Girone 6 che gestirà la FIN Sardegna. Oltre alle quattro formazioni isolane tra cui la retrocessa Promogest, e poi Acquasport, Atlantide Elmas e Promosport Cagliari, parteciperanno altrettante formazioni laziali. Si comincia con due piccoli concentramenti territoriali da quattro e già questo consentirà alle isolane di giocarsi sei gare a testa tra andata e ritorno. Poi arriva il bello perché le prime due di ogni raggruppamento sfoceranno in un altro, con altre sei sfide per ciascuna da disputare in Sardegna e nel Lazio. La prima classificata sarà ammessa alla partecipazione del campionato di serie B 2020 – 21. Previsto il girone salvezza con le stesse modalità: la terza e la quarta sarda e la terza e quarta laziale si affronteranno in un ulteriore girone di andata e ritorno. L’ultima classificata retrocederà nel campionato promozione.
LA GEOGRAFIA DELLA PALLANUOTO SARDA
A2 femminile:
Promogest Quartu
Serie C maschile:
Acquasport Assemini, Promogest Quartu, Promosport Cagliari, Atlantide Elmas (gioca a Dolianova).
Le quattro laziali: Antares Nuoto Latina, Aquademia, Virtus Flaminio Roma, Sport Team 2000
Under 20:
Promogest, Promosport, Atlantide
Under 17:
Oppidum, Antares Iglesias, Promosport, Promogest
Under 15: vedere paragrafo successivo
Under 13 pre-campionato:
Antares Iglesias, Atlantide, Luna, Rari Nantes Cagliari, Oppidum
Per il campionato, oltre le 5 di cui sopra, hanno già confermato la loro presenza anche Sporter Sassari Nuoto e su deroga del Comitato Regionale, una squadra mista composta da atleti Promosport e Acquasport. Il Comitato resta in attesa dell’adesione di una ottava squadra
UNDER 15: OPPIDUM CAGLIARI IMPRENDIBILE
Il campionato isolano con maggiore partecipazione (9 squadre di cui 4 fuori classifica) ha preso avvio nel mese di novembre. Aspetto straordinario che non si registrava dal 2012. Dopo sette giornate si registra il dominio dell’Oppidum Cagliari che finora ha perso (di un gol) solo la gara fuori classifica contro l’under 19 femminile della Promogest.
Nella prima partita della stagione disputata presso l’impianto Comunale Sicbaldi di Cagliari, la Rappresentativa regionale u14 maschile ha affrontato la capolista. L’incontro ha fatto registrare il successo dell’Oppidum, in cui militano almeno 6/7 componenti della Rappresentativa, (4 titolari), che per l’occasione hanno disputato l’incontro indossando la calottina della loro società.
Nel mese di maggio la selezione isolana sarà impegnata nel Torneo delle Regioni, vetrina importante alla quale la FIN isolana vuole partecipare con le migliori forze a disposizione. I team Atlantide e Luna, grazie ad una deroga federale, possono schierare atlete del vivaio femminile.
Chi arriva prima farà i quarti di finale in Penisola a maggio.
I risultati 7^ giornata di andata:
Promogest – Luna 11-6
Antares – Acquasport 30-2
Rappres U.14 – Oppidum 10-13
Promogest U17 Femmine – Rari Nantes Cagliari 13-4
Classifica: Oppidum Cagliari e Promogest Cagliari U19F 17, Atlantide Elmas 10, Luna Cagliari 9, Antares Iglesias 9, Rappresentativa under 14, Promogest Cagliari 8, Trofeo Regioni Comitato Sardegna 6, Rari Nantes Cagliari 3, Acquasport Cagliari 0.
*Under 19 F, Atlantide, Luna e Rapp. under 14 fuori classifica
RICCARDO TOSELLI: DIMINUIRE IL DIVARIO TRA NORD E SUD SARDEGNA
Arricchire la mente girovagando. E’ Il motto ideale del consigliere regionale Riccardo Toselli, responsabile settore Pallanuoto e Acque Libere. Il suo curriculum è di quelli che fanno venire il capogiro per le tante mete raggiunte. Nato a Genova si traferisce in tenerissima età nel Lazio dove a undici anni comincia a giocare a Pallanuoto, in casa Ambranuoto Latina, con una parentesi nelle giovanili della Lazio, seguita dall’esperienza con l’Antares Nuoto Latina. Da grandicello, grazie alla specializzazione in grandi opere e bonifiche ambientali, il lavoro lo porta di nuovo in Liguria (Ponente Ligure e Arenzano le squadre in cui gioca durante la sua presenza lavorativa) per poi andare a Civitavecchia dove rimane per due Stagioni sportive.
Nel 2000 l’arrivo nella regione che l’ha letteralmente rapito, consentendogli di mettere a frutto le sue esperienze pluriennali acquisite. Da giocatore milita con la Promosport e la Nuotomania in Serie B, fino al 2009. Si dà da fare come tecnico nel Sulcis visto che decide di vivere a Carbonia. Dal 2009 abbraccia il mondo Master, categoria che gli fa vincere un argento e un bronzo ai campionati italiani pallanuoto con Atlantide e un argento e un bronzo con la Pallanuoto Milano in due edizioni della Coppa Internazionale di Spagna.
“Conoscere mondi diversi della pallanuoto – dice Riccardo – mi ha consentito di importare in Sardegna stimoli e nuove visioni. Di sicuro muoversi da una parte e dall’altra comporta l’assimilazione di problematiche logistiche diverse”.
Com’era la situazione pallanuotistica nella Sardegna sud occidentale?
A Carbonia con Nuotomania ho iniziato con dieci ragazzi che poi sono diventati trenta. Questo mi ha consentito di creare una squadra maschile e una femminile. I ragazzi sono riusciti anche ad arrivare al campionato di serie C. Avvenimento storico che non accadeva dai tempi del glorioso Portoscuso. Da consigliere mi sto attivando affinché l’Antares possa raggiungere la serie C.
E la vita in piscina negli anni settanta?
In una regione come il Lazio, con alta percentuale di abitanti e conseguentemente di sportivi, le piscine erano sempre piene. A me piaceva nuotare, però al mio fianco dei ragazzi si mostravano felici nell’armeggiare con una sfera. Ho voluto provare pure io. Da lì è nato il divertimento nel prendere una palla in mano. Ciò mi ha portato a continuare con la pallanuoto piuttosto che con il nuoto.
Un mondo che ha un fascino particolare.
La pallanuoto piace, il fattore palla è sempre un qualcosa che attira i bambini. E’ come il calcio che viene preferito alla corsa. Nel nuoto stai in una corsia, esegui gli esercizi, alleni il tuo fisico e lo porti all’estremo per obiettivi individuali. Giocare con una palla ed avere la possibilità di essere stimolato all’interno di un gruppo che gioca assieme è un qualcosa di diverso. Agli atleti e ai ragazzi che entrano in acqua esorto ad intraprendere questo percorso.
In Sardegna la pallanuoto sembra solo un affare del sud
Il divario dipende dagli impianti. L’unico esistente nel nord, per l’under 15 in su, era legato ad Alghero grazie a particolari deroghe e autorizzazioni. Con la temporanea chiusura dell’impianto catalano tutto si è fermato. Ma è anche vero che forse è mancata nei precedenti anni la giusta spinta per far riattecchire il movimento. Per venire incontro ai più piccoli sarebbero sufficienti i normali impianti natatori.
In passato si sono conosciute altre realtà periferiche
Oltre ad Alghero, anche Macomer e Nuoro avevano delle squadre. Poi l’interruttore si è spento. Ora ci stiamo riorganizzando con la creazione di eventi che coinvolgano direttamente le Società del nord – Sardegna, derogando strutture e incentivando le categorie dei più piccoli (under 11 e 13).
Come?
L’attività promozionale attraverso i più piccoli, con mini partite o parti di allenamento condivisi attraverso la multilateralità. Una delle prime Società che ha risposto “presente” è la Sporter Sassari Nuoto, grazie anche alla presenza di un nuovo tecnico di pallanuoto con cui personalmente sto condividendo idee e spunti di riflessione, anche per la prossima estate.
Senza dimenticare il sud..
Ovviamente le stesse cose accadranno nel capo di sotto. Per le categorie under 11 demandiamo alle Società le scelte organizzative, prestando la massima collaborazione come Comitato con tappe che quest’anno vorremmo organizzare direttamente per incentivare la partecipazione alle tappe intermedie.
I settori giovanili sono linfa vitale
Infatti, da quando siamo entrati in Comitato stiamo puntando molto sullo sviluppo nord-sud, cercando di preservare il più possibile la serie C, a cui vogliamo assicurare la costante partecipazione di almeno quattro Società, con la speranza ogni anno di inserirne una nuova che vada a sostituire quella promossa in serie B. Questo progetto mira alla distanza, ed è per questo che puntiamo molto su under 11 (propaganda e agonisti) e su under 13, che ci permetteranno tra 5-6 anni di avere un folto numero di atleti nel giro delle prime squadre.
L’aver organizzato il girone interregionale di serie C rappresenta un gran balzo in avanti
In passato esistevano appena due o al massimo tre compagini che si scontravano in andata e ritorno e poi la vincente andava a disputare una partita “secca” di play off con squadre provenienti da Lazio, Sicilia, Calabria che avevano alle spalle almeno 15/16 partite; uno squilibrio evidente.
Cosa fare ancora per aumentare le adesioni?
Le società stanno sposando la nostra causa, inserendo ulteriori esercizi nei corsi di nuoto con l’utilizzo di palle, più o meno piccole, in modo che i bambini se la possano passare tra loro, assimilando l’esercizio innato della bicicletta, proprio per avvicinarli al gioco e stimolarli a quella che potrebbe essere l’attività pallanuotistica.
La Sardinia Cup è un appuntamento che può aprire gli orizzonti
La presenza dei campioni del Mondo poco prima di Tokyo 2020 non ha bisogno di commenti. Spero solo che la Sardegna porti a loro la stessa fortuna degli under 17, che dopo la Coppa Comen vinsero l’Europeo.